 1 Oltrepassiamo il confine, pur di sfuggire al caldo atroce della pianura. Questo era quello che si pensava. |
 2 Già dopo poche pedalate però, a dispetto della buon ora, si inizia a sudare più del dovuto. |
 3 Il percorso è spettacolare e neppure troppo soleggiato, ma noi si procede di conserva, per evitare il collasso. |
 4 Ci alziamo lentamente di quota sperando in un clima più adeguato. |
 5 Arriviamo al forte Croix de Bretagne, dove ci riprendiamo un pò. |
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 7 Riprendiamo a salire, ma diventa sempre più difficile |
 8 A quota 2200 il computerino di Luca ci spiega il motivo di tanta fatica |
 9 Praticamente ci fermiamo a riposare sotto ogni albero |
 10 Per fortuna la fretta non ci riguarda, e di girar la bici non se ne parla per nessuno |
 11 A pochi tornanti dalla meta incredibilmente il clima cambia, e siamo sospinti da una fresca brezza, un sogno! |
 12 Eccoci in vetta, particolarmente disfatti |
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 14 Il clima è propizio per un lungo riposo, addirittura si sta bene anche al sole. |
 15 Siamo pronti per partire, ma temiamo ciò che ci aspetta a valle (e a casa) |
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 18 Inaugurata la settimana scorsa, per la FSR plus di Marco è il primo foro, anzi taglio, e tocca subito metter la camera. |
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 20 Planando verso il torrente Ayes, il sentiero si fa difficile, anche perchè la temperatura e salita di almeno 20 gradi, siamo di nuovo in un forno! |
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 22 Risalita verso Melezin, quindi discesa finale; molto divertente, ma abbiamo altro per la testa... |
 23 ...zero collassi, zero crampi, zero deliri da disidratazione, è questo che festeggiamo oggi! |
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